La fotografia astronomica dalla città: missione impossibile?

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 complet-Maksutov

La fotografia astronomica é sempre affascinante, ma richiede impegno e sacrificio; arrampicarsi sulle montagne nelle notti senza Luna, attendendo che le condizioni siano propizie, per sfuggire all’inquinamento luminoso, con telescopi a focale un pò corta e quindi piuttosto luminosi… fino ad ora! L’amico Flavio Giavarini non rispetta nessuna di queste regole, e realizza due interessanti immagini di m42 e di uno dei due ammassi del Perseo, da Via Cavour, a Trezzano sul Naviglio, con i lampioni stradali che disturbano, con un telescopio a focale piuttosto lunga e non luminosissimo ( ma di buona qualità, un Mak da 127 mm Sky Watcher), e non pago, in una notte di Luna Piena! Sinceramente non credevo fosse possibile, ma la tecnologia delle moderne reflex consente risultati inimmaginabili poco tempo fa. Bravo Flavio!

L’ammasso aperto NGC884, immagine di Flavio Giavarini. Somma di 10 pose da 60 secondi, camera Nokon D5300 al fuoco di un Mak127 Sky Watcher

Ho quindi provato a mettere in pratica alcuni consigli di Valerio Zuffi, e con Photoshop ho eliminato una dominante rossastra e scurito il fondo cielo; avevo le immagini in formato jpg, e si dovrebbe operare su file tiff, per risultati migliori. E’ evidente che operare in condizioni ideali consentirà di ottenere risultati migliori, ma oggi si può fare pratica anche da siti sub urbani, per acquisire la tecnica da mettere in pratica quando avremo l’occasone di fotografare sotto un cielo migliore.